domenica 26 ottobre 2008

Kenwood TS-930S - C'era una volta la Kenwood...





C'era una volta, una grossa casa giapponese, che costruiva straordinari apparati per radioamatori: la Kenwood!

La Kenwood negli anni '80 e '90 costruì bellissimi apparati, le serie 9xx rappresentava il Top della produzione.

Purtroppo, la Kenwood ha spostato oggi il suo interesse in altri settori, lasciando agli OM solo il Kenwood TS-2000, un apparato quadribanda, completamente diverso dalla filosofia che contraddistinse la Kenwood con le serie precedenti, il Kenwood TS-2000 è ormai in vendita da quasi 10 anni!

Ancora oggi, gli amanti della Kenwood, famosa per la brillante modulazione in TX dei suoi apparati, aspettano, un quanto mai agognato degno successore del Kenwood TS-950SDX, che si può sicuramente considerare l'ultimo della fortunata era Kenwood.

Le 3 serie che tutti gli OM conoscono sono: il Kenwood TS -930S, il Kenwood TS -940S e la serie Kenwood TS-950S / SD / SDX

Il primo della serie 9xx, che ebbe un grande successo, su scala mondiale, fu il Kenwood TS-930S.




Prodotto agli inizi delgi anni '80, quando ormai gli apparati con finali a valvole cominciavano a segnare il passo, la Kenwood si stava proponendo come leader mondiale con il mitico Kenwood TS -830S, ed ora era pronta al suggello finale, con il Kenwood TS -930S.

Apparato base HF a sintonia continua, completamente transistorizzato con 100 Watt di potenza, con un superbo ricevitore a 4 conversioni, il frontale montava molti comandi, ma tutti utilissimi e di immediato utilizzo... filtro IF Notch , doppio IF Shift (denominato SSB Slope Tune), 2 NB, Mic Processor IN e OUT, accordatore di antenna. Per il CW troviamo preziosi comandi che sugli apparati moderni DSP non esistono più: AF Tune , VBT e Pitch, e con la possibilità di montare filtri stretti opzionali.

Bellissimo il suo generoso e chiaro S/Meter analogico, invidia degli apparati moderni con S/Meter digitale!

Dalle grandi dimensioni e molto robusto e pesante, il Kenwood TS-930S non temeva sul mercato amatoriale grossi concorrenti.



L'Icom era ancora latitante sulla scena mondiale con apparati importanti, solo la Yaesu poteva darle del filo da torcere con il nuovo e imponente Yaesu FT-980 e l'acerbo e mastodontico Yaesu FT-ONE.

Il Kenwood TS-930S può soffrire di problemi nella parte di alimentazione, si legge in giro che è caldamente consigliabile modificare la ventolina, in maniera che resti sempre in funzione!

Altra nota dolente è la Digital Unit che a causa della sua progettazione spesso si può rompere!
Per fortuna esiste una soluzione ed è la famosa scheda della PIEXX adottata sul 930 che può ridare vita a qualche 930 malconcio, aggiungendo inoltre numerose nuove funzioni!

Se volete possedere oggi un buon Kenwood TS-930S revisionato, sappiate che state per avere tra le mani uno dei migliori apparati mai construiti per gli OM, spendendo più o meno solo 500/600 euro!!


La Kenwood con il suo TS-930 colpiva ancora nel segno, questo apparato aveva tutto quello che un OM potesse desiderare, fu prodotto in molti esemplari e aprì la strada al suo successore il mitico e roboante Kenwood TS-940S! ....ma questa è un'altra storia!

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giovedì 10 luglio 2008

Icom IC-765 - L'apparato vincente!




Come non parlare dell' Icom IC-765, una delle migliori radio apparse nel mercato radioamatoriale?

Un'ulteriore conferma è il risultato del mio sondaggio promosso su questo blog.

Dopo 100 giorni di sondaggio...

L'Icom IC-765, con il 17% delle preferenze, vince!

Anche contro radio Icom, sorelle più recenti e più costose!!

I motivi sono abbastanza chiari:

L'Icom degli anni '90 sviluppò apparati sempre più sofisticati e perfomanti e l'Icom IC-765 raggiunse la vetta, nel saper coniugare le perfomance, assieme alla semplicità d'uso e alle dimensioni imponenti!

 Discendente diretto del' Icom IC-761, incorpora notevoli migliorie, tra le varie, un ottimo accordatore d'antenna automatico con memorie, e una nuova progettazione della ram board, che ampliava le memorie disponibili, e finalmente risolveva i problemi che affligeva la batteria tampone dell'Icom IC-751A, in caso di perdita della memoria.

Radio imponente, facilissima da usare, dove non esistono menù, da schiacciare all'infinito.

Tutti i comandi sono messi dove devono essere, di costruzione generosa e solida, forse anche spropositata, però che ne permette un display chiaro ed enorme, anche per chi non ci vede più tanto bene.

Uno S-meter analogico altrettanto grande, la scelta di progettazione in controdenza della Icom in una fase in cui si tendeva a rimpicciolire tutto, si rivelò vincente!

Il ricevitore a 4 conversioni, discendente del glorioso Icom IC-751A, si rivelò una scelta vincente, anche se la combinazione di filtri a cristallo adottata nelle MF, a seconda dei più sofisti, non eguaglia le perfomance dei filtri a cristalli adottati sul Icom IC-751A.

Apparato vincente in condizioni di lavoro impegnative, sulle bande affollate dai contest o contro i kilowatt del OM vicino di casa, oppure a pochi kiloherz dalle potenti emissioni broadcasting...

l'Icom IC-765 dimostra tutte le qualità del suo ricevitore che impressiona per la sua selettività!



In CW l'Icom IC-765 si rivelò una vera e propria bomba, i filtri di serie a 500HZ sono gli stessi dell' Icom Ic-751A, inoltre è possibile aggiungierne altri 2 opzionali, da 250Hz!

Unica pecca dell'Icom IC-765 è il comando IF-Shift, l' Icom dovette rinunciare al PBT per presunti motivi di licenze, però l'IF Shift cosi come progettato nell'Icom IC-765 risulta degradante nelle perfomance, saltando completamente la catene del filtro dei 455 Khz.

Infatti bastava premere il pulsante di attivazione IF Shift per sentire già ad orecchio, un inquietante soffio pronunciato, poichè il filtro a cristallo dei 455 Khz veniva saltato!

Fortunatamente con una modifica, facilmente reperibile anche su internet, si può aggiungere al IF Shift, un ritrovato e quanto mai necessario comando PBT, che restringe la banda passante su tutta la catena delle MF.

Oggi trovare un Icom IC-765 bene tenuto potrebbe essere un colpo di fortuna!

Lo si puo' trovare oggi sotto i 1000 euro... e vi assicuro che saranno i 1000 euro miglior spesi per la vostra stazione!

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domenica 1 giugno 2008

ICOM IC-751A - L'Icom ha fatto centro!




Dopo lo strapotere della Yaesu e della Kenwood, nel mercato radioamatoriale, agli inizi degli anni '80 apparve, prepotente sul mercato una nuova casa, già attiva in Giappone, ma ancora con tanta strada da fare sul mercato mondiale:

La Icom!


Praticamente assente nella competizione dei ricetrans a valvole, eccola svilupparsi ed evolversi con degli apparati a transistor, via via sempre più interessanti.
Dopo averci provato con l'acerbo l'Icom IC-701, fu la volta dell'Icom IC-720 e Icom IC-720A, apparato compatto e famoso per il suo ricevitore a 4 conversioni e per il rumore che faceva quando si commutava la banda (hi).

Poi l'evoluzione prosegui con apparati sempre più raffinati, come l'Icom IC-740 e soprattutto con l'Icom IC-745, un ottimo appara
to a sintonia continua.
Ma il botto doveva ancora arrivare, ormai mamma Icom era pronta a sfornare un grande piccolo apparato: L' Icom IC-751 e poi l' Icom IC-751A!!


Ancora oggi punto di riferimento di tutti gli appassionati Icom, l'Icom 751A fu una vera e propria pietra miliare, celebre per le doti del suo straordinario ricevitore a 4 conversioni, forse un poco rumoroso, ma solido come una roccia e capace di prestazioni TOP in ogni condizione operativa.


Apparato compatto, a 12 Volt da 100W a sintonia continua ed eventualmente alimentabile a 220V, con il suo alimentatore interno opzionale, (che scaldava un bel po' pero'). Molto bello esteticamente con la sua livrea tipo militare e con uno splendido grande S-Meter dal color giallo, tutto ciò gli dava subito l'impressione di quello che è:

Un guerriero delle frequenze!






Adatto ad ogni condizione operativa, sia a casa che in giro nelle spedizioni DX, la sua combinazione di filtri a cristallo per il CW e la SSB, sono ancora oggi tra le più riuscite, inoltre disponeva di un ottimo filtro IF Notch e un buon PBT.

Come fù per il mitico Drake R4C, con pochi tasti e poche manopole, ma con dietro un grande ricevitore, anche l'Icom IC-751A, sapeva tirarti fuori dai guai del qrm, senza pigiare troppi tasti o tastini!

Da questo gioiello nascerà poi l'Icom IC-761 che altro non è che un Icom 751A in un involucro più grande, e con un pesante alimentatore e l' accordatore d'antenna.

Non meno valido il suo predecessore l'Icom 751, che sostanzialmete monta lo stesso ricevitore.

Curioso infine il fatto che in Giappone l'Icom 751 si chiamava Icom 750 e l'Icom 751a ovviamente Icom 750a!

Tra i problemi più noti, quello della batteria della Ram Unit , che se si scaricava mandava completamente in tilt l'apparato, problema poi risolto sostituendola con una scheda di tipo Eprom



Avete un bel Icom IC 751A ultima serie?
Occhio al comando IF-Shift!!

Quante versioni di Icom IC-751A furono prodotte?

Che io sappia furono prodotte 3 versioni, la prima con il vecchio logo Icom con la "I" grande, poi 2 versioni con la nuova "i" piccola sul logo.

Per problemi di licenze e brevetti, l'ultima versione di Icom IC-751A che anzichè migliorato fu peggiorato!

Infatti al posto del PBT, fu montato un rudimentale IF Shift, che se veniva attivato, peggiorava drasticamente le qualità del ricevitore, poichè saltava completamente il filtro della media frequenza dei 9 Mhz!!

Questo problema lo si riscontra pure nel suo contemporaneo, il mitico Icom IC-765.

Fortunatamente, con una semplicicisima modifica, (basta scollegare un cavetto!) reperibile su internet, si puo' ripristinate la funzione PBT originale, così come era progettato e riportare anche le ultime serie di Icom IC-751A allo splendore che gli compete, come uno dei migliori apparati mai costruiti per i radioamatori!!

Lo voglio! Quanto costa?Considerato che ormai è una radio che ha 20 anni di servizio e che chi ce l'ha se lo tiene stretto, trovare oggi un buon Icom IC-751A, non è semplice.

Le quotazioni sono abbastanza stabili dai 450 ai 550 euro per un Icom 751 in ordine. e dai 550 ai 650 euro, o anche più se con optional per un Icom IC-751A. Tenendo sempre presente che sia già stata eseguita la famosa modifica della batteria.

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domenica 23 marzo 2008

Kenwood TS-830S : la perla della Kenwood




Dopo 30 anni dalla sua uscita c'è una radio che credo ancora oggi tutti i radioamatori del mondo conoscono o ne abbiano almeno sentito parlare e cioè il Kenwood TS-830S.
Sono passati già 30 anni, ma non li dimostra affatto, stiamo parlando di una vera e propria perla prodotta dalla nota casa Trio - Kenwood alla fine degli anni 70.

All'epoca la Icom latitava ancora nel mercato radio
amatoriale mondiale, ma la Kenwood e la Yaesu invece erano ben radicate sul mercato con degli ottimi apparati.

Dopo aver fatto le prove generali con la serie Kenwood TS-820 e 520, ecco che la Kenwood lancia sul mercato quello che assieme al futuro Kenwood TS-940S saranno le sue punte di diamante: 

il Kenwood TS-830!




Un apparato formidabile, famosissimo per la sua superba modulazione e per il suo ricevitore a 2 conversioni, una vera e propria novità, su questo nuovo apparato la Kenwood incorporò nuovi e utilissimi dispositivi per migliorare la ricezione, e cioè il VBT cioè la possibilità di stringere o allargare a piacimento la banda passante del segnale desiderato, un comando IF Shift indipendente dal VBT che permetteva di spostare a piacimento la banda passante e un buono (anche se non ottimo) filtro IF Notch per abbattere i segnali supereterodina indesiderati!

Inoltre il grafista poteva completare l'opera aggiungendo 2 filtri stretti sulle 2 MF!

La parte finale era affidata alle ormai affidabile e omnipresenti 2 valvole finali 6146.

Ma è la modulazione del TS-830S, che con il suo Speech Processor ha reso celebre la Kenwood, che deliziava le orecchie degli ascoltatori quando in aria si captava un operatore che usciva con TS-830S!

La Kenwood uscì con tanti accessori per permettere di comporre una bellissima e completa linea, il VFO esterno, l'accordatore AT-230 e lo speaker SP-230.


 Assieme al Kenwood TS-830 venne prodotto anche il fratellino minore il Kenwood TS-530, molto simile come concezione, ma mancante di diverse componenti presenti sul TS-830S

Un apparato compatto ma completo, forse uno dei migliori mai prodotti per i radioamatori, in seguito la Kenwood produrrà il meno diffuso kenwood TS-830M che incorporava anche la modulazione d'ampiezza (AM).


In seguito la Yaesu produrrà colui, che a mio avviso, si può considerare il degno discendente del Kenwood TS-830 e cioè il celebre Yaesu FT-102, ma forse l'unico sbaglio di un apparato perfetto come lo Yaesu FT-102, fu quello di uscire troppo tardi (1982), quando la gloria degli apparati a valvole era già terminata...

Oggi accendere e usare il Kenwood TS-830S dà una soddisfazione unica, un piacere che radio moderne, con i suoi gracchianti DSP e filtri digitali, non riescono più a dare...



Il Kenwood TS-830S fu prodotto in moltissimi esemplari, è quindi ancora possibile trovarli in giro a una cifra contenuta, si parte circa dai 350,00 € fino ai 500,00 € e oltre per i modelli più ben conservati.
...il Kenwood TS-830S è una radio che non dovrebbe mancare sul tavolo del vostro shack!

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venerdì 29 febbraio 2008

Yaesu FT-980 : Il computer entra nello shack!




Agli inizi degli anni '80, la Yaesu lanciò sul mercato lo Yaesu FT-ONE, un mastodontico apparato a sintonia continua, una sua peculiarità, che gli diede un look accativante, fu il fatto di avere due strumenti s-meter analogici.

Poco tempo dopo l'uscita dello Yaesu FT-ONE, uscì un nuovo apparato che gli assomigliava esteticamente e
come "stazza": lo Yaesu FT-980
Forse per rimediare a una uscità un pò prematura dello Yaesu FT-ONE, che comunque resterà un apparato straordinario, ecco un nuovo apparato dalle dimensioni generose e con una miriade di comandi e pulsanti, tanti come forse mai si erano visti prima!

lo Yaesu FT-980, un possente apparato anche lui dotato di due enormi e bellissimi strumenti s-meter analogici dalla livrea azzurra.




Sopra il VFO invece, troviamo una curiosa scala di frequenza digitale, non so quanto utile, ma sicuramente retaggio dei vecchi apparati a indicazione di frequenza analogica.

Radicalmente diverso dal suo predecessore, lo Yaesu FT-980 aveva tutto quello che un OM potesse sognare, un ottimo ricevitore a 3 conversioni a sintonia continua, da segnalare che lo Yaesu FT-980 commutava su due front-end diversi a seconda se si selezionava il ricevitore su HAM o su GENERAL!

Apparato completamente allo stato solido, con 100 Watt e alimentazione entrocontenuta, sicuramente un apparato molto complesso, che offriva al radioamatore la possibilità di collegare il computer alla radio, grazie a un nuovo sistema di interfacciamento chiamato CAT system.
La ricezione con lo Yaesu FT-980 è piacevole, il ricevitore incorpora il famoso doppio filtro SHIFT/WIDHT e un buon IF Notch, che aiutano parecchio, l'apparato è provvisto di memorie che devono essere sostenute con 2 pile da 1,5V.

In trasmissione l'uscita audio è poderosa, specialmente se accompagnata da un buon microfono tipo lo Shure 444, se poi riuscite a trovare il raro speaker di linea Yaesu SP-980 ecco che avrete composto una bellissim
a linea, che pur essendo datata 1983, non ha nulla da temere confrontandola con le radio moderne!



Trovare in giro oggi uno Yaesu FT-980 non è facile, se lo trovate, non lasciatevelo scappare!
Ricordo una copertina di Radio Rivista del 1984 con sopra la foto di un bel Yaesu FT-980 con a fianco un computer Commodore 64, la copertina intitolava "Il computer entra nello shack"!

Con l'avvento dei Personal Computer quello fu l'inizio di una nuova era!



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lunedì 18 febbraio 2008

Yaesu FL-101 & FR-101 ...voglia di linea separata!




Parliamoci chiaro, a chi non piacerebbe avere sulla propria scrivania una bella linea Collins?

Penso a tutti, tra le linee separate sicuramente la linea Collins 32S3 & 75S3 è quella che fa più gola.



Poi come non citare la mitica linea Drake 4C e la Drake 4B, queste sono sicuramente le apparecchiature a linea separata che più spesso si sentono ancora in aria
.
Anche la Yaesu produsse molte linee separate e l'ultima fu la linea 101 detta "the twins", i gemelli.


Bellissima linea "vintage" che potrebbe farvi fare un figurone nel vostro shack, il trasmettitore è lo Yaesu FL-101 ibrido con finali a valvole (2 6js6c) da 100 watt, come il ben più noto transceiver Yaesu FT-101E.

Il ricevitore è lo Yaesu FR-101, entrambi prodotti nella seconda metà degli anni 70, avevano la lettura della frequenza su scala analogica, poi le ultime serie del ricevitore avevano il lettore digitale FR-101D.

Interessante nel ricevitore, la possibilità di ascoltare oltre che alle classiche bande amatoriali, anche le bande broadcasting, inoltre si poteva ampliare l'ascolto anche per le bande dei 6 e 2 metri.

L'ottimo ricevitore dello Yaesu FR-101 purtroppo soffre della mancanza di quei strumenti di difesa contro il QRM, che poi si riveleranno indispensabili, come il filtro Notch o il PBT, ben presenti e radicati invece nelle linee a valvole della Drake.

Si tratta comunque di una bellissima linea, che si può ancora trovare in giro a prezzo ragionevole, i gemelli Yaesu FL & FR 101, potrebbero darvi nuovi stimoli per fare dei bei QSO "vintage"!


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lunedì 21 gennaio 2008

Yaesu FT 102 : La radio dei campioni!


...così titolava la brochure, e anche il famoso sito della Fox Tango, "Yaesu FT-102 transceiver of champions"

Nel 1982 la Yaesu, prima di abbandonare la tecnologia delle radio con finali a valvole, ci regalò questa autentica gemma : Lo Yaesu FT-102!

Questo straordinario apparato incorporava già molte funzioni presenti nelle radio più moderne a venire, bande warc, rx a 2 conversioni con preamplificatore, filtro notch in mf, funzione di widht e shift per stringere la banda passante, un super filtro APF, possibilità di montare filtri opzionali su entrambe le mf, ma anche il meglio della concezione per un apparato con finali a valvole!



Sullo Yaesu FT-102 infatti troviamo ben 3 valvole finali 6146! non le solite 2, ma 3 valvole come il glorioso Drake TR4 e Tr4C (anche se il Drake ne usava di diverso tipo).

Lo Yaesu FT-102 si riconosceva in aria facilmente, per la sua potente modulazione, con la possibilità di regolare i toni bassi e alti in uscita, la potenza erogata era superiore alla media, si potevano raggiungere facilmente i 180W, se poi si aveva l'accortezza di non tirare le valvole per i capelli, si poteva uscire con 120W e garantire così facendo, una lunghissima vita ai tubi.

La linea estetica dello Yaesu FT-102 era moderna, dava subito all'occhio i suoi 2 bei strumenti s-meter separati, richiamando al big Yaesu, lo FT-ONE o ancora di più il nuovo Yaesu FT-980.

Ormai si era completamente abbandonato lo stile anni '70 dello Yaesu FT-901, non sembrava quasi possibile che in un apparato così compatto si nascondessero 3 valvole finali e un robusto trasformatore.



Lo Yaesu FT-102 fu una meteora nel mercato radioamatoriale, nel 1984 infatti la Yaesu lancerà sul mercato un nuovo apparato compatto, a sintonia continua e completamente a transistor: lo Yaesu FT-757GX, una radio completamente diversa sotto tutti gli aspetti.

Si dice che lo Yaesu FT-102 fù progettato dagli stessi ingegneri del mitico Yaesu FT-1000!

Lo Yaesu FT-102 fu una delle ultime radio studiate solo per i radioamatori e per darne il massimo!

Si può tentare un paragone con un altro mostro sacro e cioè con il Kenwood TS-830?

Credo che abbiamo a che fare con due dei migliori apparati fatti per OM, ma forse i 4/5 anni di tecnologia in più di cui poteva godere lo Yaesu FT-102, ne faccia pendere la bilancia leggermente dalla sua parte...



Un'apparato che non si trova più tanto facilmente in giro, per i suoi accessori è ancora peggio, anche perchè prodotto quando le valvole erano già fuori moda, l'unico difetto riscontrato sono i famosi relè di commutazione che spesso danno problemi e devono essere sostituiti, sicuramente troppo poco per oscurare la fama di questo favoloso apparato... per campioni!

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venerdì 4 gennaio 2008

Icom IC-551D : 6 metri che passione!




In Italia la concessione dei 6 metri per gli OM è giunta solo recentemente, però in altri paesi come ad esempio gli USA, i 50Mhz erano già da tempo diffusi.

La banda dei 50Mhz è una frequenza molto interessante,
è chiamata anche "magic band" per la sua nota imprevedibilità nelle aperture di propagazione di tipo "E" sporadico e possono dare molte soddisfazioni nei collegamenti sfruttando diversi tipi di aperture anche a basse potenze...

...provate i 6 metri, spero che vi dia entusiasmo, come lo fu per me!


Pertanto sul mercato radioamatoriale mondiale erano già presenti molti apparati che operava
no sulla "magic band":

La Icom agli inizi degli anni '80 iniziava a evidenziarsi sul mercato con una bellissima linea di apparati per le VHF e superiori: la serie Icom IC-251, Icom IC-451 (uscito in Giappone come Icom IC-351) e Icom IC-551!

Erano dei robusti monobanda all mode, con FM, CW e SSB (e AM per il 551), caratteristici per un look molto intrigante che richiamava al nuovo HF Icom IC-720, e dal bel colore verde militare, funzionavano sia a 12V che a 220V, e davano 10W di potenza in uscita.

Ma la Icom penso bene di fare un'apparato superiore per i 50Mhz, pertanto oltre che all'Ico
m IC-551 con soli 10W di potenza e con la FM , produsse la serie "maggiorata" D.

L'Icom IC-551D infatti aveva ben 80W di potenza, cosa non da poco per un apparato operante in VHF, io riuscì a provarne uno, facendolo arrivare direttamente dagli States, da rilevare il ricevitore ben silenzioso, anche se la ventola interna, necessaria per dissipare l'elevata potenza, si fa sentire rapidamente.
Un ottimo apparato, considerati i tempi in cui usci, peccato che inspiegabilmente la Icom non produsse un apparato per i 6 metri nella fortunata linea successiva cioè gli Icom IC-271, IC-471 (e IC-1271) che sostituirono le serie 251, 451, ma che però non diede un erede al Icom IC-551!


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