domenica 1 giugno 2008

ICOM IC-751A - L'Icom ha fatto centro!




Dopo lo strapotere della Yaesu e della Kenwood, nel mercato radioamatoriale, agli inizi degli anni '80 apparve, prepotente sul mercato una nuova casa, già attiva in Giappone, ma ancora con tanta strada da fare sul mercato mondiale:

La Icom!


Praticamente assente nella competizione dei ricetrans a valvole, eccola svilupparsi ed evolversi con degli apparati a transistor, via via sempre più interessanti.
Dopo averci provato con l'acerbo l'Icom IC-701, fu la volta dell'Icom IC-720 e Icom IC-720A, apparato compatto e famoso per il suo ricevitore a 4 conversioni e per il rumore che faceva quando si commutava la banda (hi).

Poi l'evoluzione prosegui con apparati sempre più raffinati, come l'Icom IC-740 e soprattutto con l'Icom IC-745, un ottimo appara
to a sintonia continua.
Ma il botto doveva ancora arrivare, ormai mamma Icom era pronta a sfornare un grande piccolo apparato: L' Icom IC-751 e poi l' Icom IC-751A!!


Ancora oggi punto di riferimento di tutti gli appassionati Icom, l'Icom 751A fu una vera e propria pietra miliare, celebre per le doti del suo straordinario ricevitore a 4 conversioni, forse un poco rumoroso, ma solido come una roccia e capace di prestazioni TOP in ogni condizione operativa.


Apparato compatto, a 12 Volt da 100W a sintonia continua ed eventualmente alimentabile a 220V, con il suo alimentatore interno opzionale, (che scaldava un bel po' pero'). Molto bello esteticamente con la sua livrea tipo militare e con uno splendido grande S-Meter dal color giallo, tutto ciò gli dava subito l'impressione di quello che è:

Un guerriero delle frequenze!






Adatto ad ogni condizione operativa, sia a casa che in giro nelle spedizioni DX, la sua combinazione di filtri a cristallo per il CW e la SSB, sono ancora oggi tra le più riuscite, inoltre disponeva di un ottimo filtro IF Notch e un buon PBT.

Come fù per il mitico Drake R4C, con pochi tasti e poche manopole, ma con dietro un grande ricevitore, anche l'Icom IC-751A, sapeva tirarti fuori dai guai del qrm, senza pigiare troppi tasti o tastini!

Da questo gioiello nascerà poi l'Icom IC-761 che altro non è che un Icom 751A in un involucro più grande, e con un pesante alimentatore e l' accordatore d'antenna.

Non meno valido il suo predecessore l'Icom 751, che sostanzialmete monta lo stesso ricevitore.

Curioso infine il fatto che in Giappone l'Icom 751 si chiamava Icom 750 e l'Icom 751a ovviamente Icom 750a!

Tra i problemi più noti, quello della batteria della Ram Unit , che se si scaricava mandava completamente in tilt l'apparato, problema poi risolto sostituendola con una scheda di tipo Eprom



Avete un bel Icom IC 751A ultima serie?
Occhio al comando IF-Shift!!

Quante versioni di Icom IC-751A furono prodotte?

Che io sappia furono prodotte 3 versioni, la prima con il vecchio logo Icom con la "I" grande, poi 2 versioni con la nuova "i" piccola sul logo.

Per problemi di licenze e brevetti, l'ultima versione di Icom IC-751A che anzichè migliorato fu peggiorato!

Infatti al posto del PBT, fu montato un rudimentale IF Shift, che se veniva attivato, peggiorava drasticamente le qualità del ricevitore, poichè saltava completamente il filtro della media frequenza dei 9 Mhz!!

Questo problema lo si riscontra pure nel suo contemporaneo, il mitico Icom IC-765.

Fortunatamente, con una semplicicisima modifica, (basta scollegare un cavetto!) reperibile su internet, si puo' ripristinate la funzione PBT originale, così come era progettato e riportare anche le ultime serie di Icom IC-751A allo splendore che gli compete, come uno dei migliori apparati mai costruiti per i radioamatori!!

Lo voglio! Quanto costa?Considerato che ormai è una radio che ha 20 anni di servizio e che chi ce l'ha se lo tiene stretto, trovare oggi un buon Icom IC-751A, non è semplice.

Le quotazioni sono abbastanza stabili dai 450 ai 550 euro per un Icom 751 in ordine. e dai 550 ai 650 euro, o anche più se con optional per un Icom IC-751A. Tenendo sempre presente che sia già stata eseguita la famosa modifica della batteria.

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