martedì 10 settembre 2013

and the winner is... JRC-135!



Tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90 le tre sorelle Icom, Kenwood e Yaesu proposero al mondo radioamatoriale bellissimi e imponenti apparati: Icom 765, Icom 781, Yaesu FT-1000, Kenwood TS-950, solo per citarne alcuni dei piu clamorosi.

Nonostante il clamore prodotto da questi apparati TOP Line, zitta zitta la JRC, una nota casa giapponese impegnata specialmente a produrre apparati professionali civili e militari, decise di regalare qualcuna delle sue perle anche al mondo radioamatoriale, e a mio avviso, la perla piu bella:

il JRC 135!




Autentica gemma, questa straordinaria radio HF può forse trarre in inganno la sua linea sobria e senza tanti fronzoli, e un approccio non convenzionale come abituati con le "solite radio" non fa svelare subito le enormi potenzialita' di questa radio, che tra l'altro non fù molto diffusa, complice anche il suo costo esorbitante, che sommato ai preziosi optional diveniva decisamente proibitivo ai più..

L'apparato si presenta come un classico ricetrasmettitore HF da 100khz a 30Mhz, a 3 conversioni, un RTX puro senza alimentatori o accordatori interni,..ma in realtà piu' che di apparato classico dovremmo parlare dell'eccellenza della radio!

L'impostazione professionale si nota subito, alzando il coperchio superiore si apre ai nostri occhi una meraviglia, una costruzione completamente modulare a schede verticali.



L'ordine, la schermatura e la pulizia costruttiva imperano

 ...i vari cavi, cavetti e fili che infestano gli altri apparati sono praticamente assenti nel JRC-135!

Risalta anche la mancanza di qualsiasi commutatore meccanico, tutto e' controllato elettronicamente.

L'apparato offre peculiarità non comuni distinguendosi dai vari apparati OM dell'epoca, tra i quali, un controllo elettronico del Font End gestito dal microprocessore che ottimizza sempre al massimo la porzione di banda ricevuta e riduce notevolmente le spurie in trasmissione.

La quasi indispensabile scheda opzionale BWC, che di fatto porta a 4 le conversioni della radio e che permette di stringere la banda da 2.2Khz a 800Hz in continuita'.

Un ottimo PBT che in congiunzione col BWC permette di giostrarci con disivonltura nel caos decametrico con risultati sorprendenti!

Un IF Notch fantastico, il migliore che abbia mai provato, superiore anche al mitico Reject dello Yaesu FT-901DM che ci regalerà preziosi momenti di quiete nel caos delle HF.

Degno di nota anche l'optional Notch Follow funzione che "insegue" il disturbo anche se si varia un pò di frequenza.




Accendendo il JRC-135 bisogna stare attenti a non farsi trarre in inganno; lo s-meter digitale forse non e' bellissimo, inoltre il sistema di controllo delle varie funzioni poteva sembrare ostico all'epoca per chi proveniva dai classici apparati per OM.

Ma oggi abituati, nostro malgrado, ad apparati moderni con incredibili menù, sotto menù e manopole multifunzione, ci si rende conto quanto sia facile usare il JRC-135 dopo averne fatta una rapida presa di confidenza.

Quello che colpisce è il suo ricevitore, accendiamo la radio, sintonizziamo una stazione nel QRM, pochi tocchi al PBT e al BWC un poco di RF-Gain giriamo appena il Notch e voilla' ...musica per le nostre orecchie!

Altre peculiarita' importanti sono un generoso TX da 150W, 200 memorie, DDS, filtri IF selezionabili tra quelli standard e gli eventuali (costosi) filtri opzionali.

Si è presto scoperto che sono praticamente gli stessi (e più economici) filtri usati sugli apparati Kenwood per la media dei 455Khz

Ricca era la dotazione degli optional (e costosissima).



Il suo quasi indispensabile alimentatore esterno di linea fatto per gestire i 150W dell'apparato, lo speaker di linea, il bel accordatore manuale esterno, l'indispensabile scheda BWC, il Notch Follow ecc ecc.

Purtroppo ci sono anche le note negative, l'assistenza e' praticamente inesistente, e il pericolo di non trovare i ricambi è reale.

La JRC si e' ritirata dal mercato radioamatoriale alla fine delgi anni 90 dopo aver prodotto gli ottimi JRC-145/245 e il superbo ricevitore JRC-545.

Anche se, secondo me, si raggiunse la vetta proprio con l'innovativo JRC-135.



I JRC erano garantiti a vita, così diceva la pubblicità dell'importatore ufficiale dell'epoca e c'è da credergli, vista la serietà della casa nipponica

...che come una meteora ha illuminato, con i suoi gioielli, il nostro mondo radioamatoriale!











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